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04/03/2017 Noi non siamo la coop! in difesa di XM24, contro la città dei centri commerciali

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Il 4 Marzo,durante la giornata “L’altra città esiste – Autogestione/Resistenza – XM24 non si tocca”, ovunque in città sono state organizzate iniziative diffuse in difesa di XM24 “A fronte di un progetto politico con cui l’amministrazione sta mettendo le mani sulla città e contro una ormai palese idea-modello di città e la desertificazione sociale che ne deriverebbe”, per “segnare la rotta verso un immaginario collettivo diverso: costruire insieme un’alternativa a questo deserto, partendo da quelle che sono le nostre pratiche di autogestione.” 

L’altra città esiste – Autogestione/Resistenza – XM24 non si tocca

Come Eat The Rich! insieme a tante e tanti altr* siamo andat* alla Coop delle Officine Minganti, nel quartiere della Bolognina. Abbiamo distribuito focacce, adesivi e volantini costruendo un’azione comunicativa di attacco e contestazione a un grande attore economico e politico della città. Abbiamo invaso gli spazi del centro commerciale recando fastidio alla sua grigia quotidianità. Dopo un giro in bici dentro alle officine Minganti ci siamo mossi in corteo raggiungendo XM24 e le altre iniziative della giornata. Amiamo XM24, odiamo i centri commerciali, rivendichiamo con forza un’altra città che pratica autogestione, libera dalla speculazione e dal profitto.

Qui sotto un nostro contributo scritto all’iniziativa:

NOI NON SIAMO LA COOP 
  
Ci hanno abituato a pensare che i luoghi di sfruttamento siano solo i campi con i caporali che sparano o le fabbriche dove gli operai muoiono per le falle nelle misure di sicurezza.
Ci hanno abituato a pensare che la violenza arrivi solo la notte nelle strade e nelle case, nelle guerre in altri Paesi del mondo, nell-antagonismo politico.
A ben guardare, entrando in un supermercato, percepiamo- più edulcorate – le stesse cose
Dalla selezione della clientela a un modello di vita produci-consuma-crepa, negli scaffali di questi supermercati troviamo la stessa immondizia 
Ci hanno sempre detto che la Coop siamo noi.
Siamo noi?
Coop Italia è un colosso della grande distribuzione industriale di cibo.
Coop impone i prezzi al mercato dei produttori, i tempi dell’agricoltura.
Coop è il caporalato e lo sfruttamento nei campi
  
Il racconto della cooperativa “rossa” , se mai è sembrato a qualcuno credibile, è crollato sotto gli occhi di tutti.
Coop è sfruttamento in ogni sua dimensione: sfruttamento di suolo urbano, sfruttamento dei terreni agricoli, sfruttamento del lavoro fuori e dentro ai suoi magazzini.
Coop è il Jobs Act messo in pratica: Coop è contratti stagionali, flessibilità imposta, ricorso alle agenzie interinali.
Lo è Coop come tutti gli attori della grande distribuzione organizzata (dai discount alle boutique).
Ma il ruolo di Coop è particolarmente significativo in una zona come Bologna perchè oltre ad essere uno dei principali attori in campo economico, lo è anche in campo politico.
Coop finanzia i “tavoli di partecipazione” (le nuove grandi menzogne dell’amministrazione) ed ogni progetto del sindaco e del partito della nazione.  
  
Coop ama così tanto la beneficenza da non limitarsi a regalare l’ invenduto alle mense per i poveri, ma foraggia i problemi economici dei gruppi finanziari suoi alleati
Sa benissimo muoversi tra i pacchetti più convenienti che il mercato del lavoro offre per pagare poco e guadagnare tanto.
Ricordate le cariche sui lavoratori in sciopero?.
La Coop compra prodotti alimentari da Israele, campione dell’apartheid contemporaneosi riserva di accaparrarsi il posto nel nuovo centro commerciale  del quartiere Bolognina, un tempio del consumo per non-proprio-poveri le cui porte a vetro scorrevoli dicono bene chi può entrare e chi no. La riqualificazione del quartiere è “partecipata” perchè il comune ha saputo trovare posti per tutti i suoi vassalli:una fetta di profitto a ciascuno.
Nel quartiere continuano gli sfratti e l’allontanamento dei poveri e dei “diversi”, Coop è anche questo. La grande distribuzione è complice della repressione dei quartieri, Coop è polizia 
Coop = cops
 
Sappiamo bene dov’è finita “la moneta che ride”: nelle loro tasche , fregiandosi di umanità e impegno sociale per nascondere lo sfruttamento e la violenza che anche a Coop stanno di casa.
Noi non siamo la Coop
  
Eat The Rich!
Gastronomia precaria 
Per l’autodeterminazione alimentare e l’autogestione dei quartieri.
Fuori i supermercati dalle città.

Uno sgombero non basta: in alto le forchette, è solo l’antipasto!

Ore 6.00: i cucinieri sovversivi aprono le porte di uno spazio lasciato alla polvere dal 2007 e parte del patrimonio immobiliare di Intesa San Paolo.
Ore 9.00: battendo tutti i record di velocità, la questura manda le sue truppe a restituire alla speculazione lo stabile di via Alessandrini 21.
‘E il secondo sgombero lampo in due settimane: evidentemente questa città ha dei nervi scoperti che non possono essere neanche sfiorati.
Se la Bolognina è il fortino della speculazione edilizia, in via Alessandrini la questura si sovrappone comicamente alla sicurezza privata a libro paga delle Banca.
Bottino di 42 denunce, tornate a casa contenti.
Il microcosmo dei nervi scoperti di questa città richiama le reazioni isteriche post-primo maggio. Chi affama il pianeta con la retorica feroce bio-green-capitalista non vuole essere interrotto né disturbato, quindi non ci stupisce la reazione fulminea di questa mattina; d’altronde tra i nostri fornelli si parla di come costruire in città, attorno alla questione del cibo, delle risposte concrete all’impoverimento attraverso legami di solidarietà attiva.
Venite con tanta fretta a svuotare i nostri spazi, bussate rabbiosamente alle nostre porte, evidentemente spiazzati dalla composizione che decide di aprirle:
piccoli produttori che hanno scelto l’autoproduzione e praticano l’alternativa alla lumaca ingioiellata di Slow Food, cuochi che decidono di mettere in condivisione quello che sanno fare in maniera non gerarchica, fluida e aperta, commensali che decidono di volta in volta in base alle loro possibilità qual è il prezzo giusto da pagare per il cibo buono preparato con cura e condiviso in spazi liberati dalle logiche di controllo e di mercato.
Volete sapere chi siamo? Volete sapere dove saremo? Volete sapere come e cosa faremo?
Ci vedremo presto: 2 sgomberi non bastano.
In alto le forchette, è solo l’antipasto!
Eat the rich – gastronomia precaria: la gioia è sovversiva se se magna, alimentiamo il sogno.

Sabato 23 Maggio – via Alessandrini
Ore 13.30 Presentazione Spazio Fuori Mercato – Milano
Ore 15 incontro pubblico con Spazio fuorimercato(Milano) e Caicocci (Perugia)
Ore 18 Reading Wu Ming

Domenica 24 Maggio
Ore 20 Wu Ming Afrobeat SoulFood Experience – Improvvisazione letteraria e musicale con Wu Ming, Guglielmo Pagnozzi e un’orda d’oro di musicist*.
Letture tratte da “L’Armata dei sonnambuli”

Lunedì 25 Maggio – ore 19 a Xm24
Assemblea Pubblica e Mangereccia
State sintonizzati!

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Il lusso non si tocca – Sgombero Rete Eat the Rich!

Il lusso non si tocca! Questa la risposta della Bologna degli speculatori edilizi, che costruiscono case per ricchi. Si difende a forza di sgomberi e polizia un ufficio inutilizzato da più di un anno, si restituisce al nulla un progetto fantasma che non trova posto in una Bolognina popolare. Un progetto calato dall’alto e fermo da tempo. Alla richiesta immediata di sgombero la questura a ruota esegue, nonostante l’occupazione si sia dichiarata sin dall’inizio temporanea. Questa crediamo sia una chiara risposta politica alla volontà di aprire spazi in evidentente contrapposizione con le ragioni di chi vuole l’Expo e chi vuole F.i.co..
La nostra volontà è continuare a praticare alternativa, ad aprire ed evidenziare le contraddizioni della “Bologna city of food”. Questo è lo spirito con cui siamo andati a Milano il Primo Maggio e con cui viviamo i nostri territori.
Han dovuto tirarci fuori a forza, abbiamo comunque organizzato un pranzo lì davanti.
Alle 18 partiremo per un corteo festoso, con cibo e musica dal vivo, il Laboratorio Sociale Afrobeat, cibo genuino e clandestino, che attraverserà la città per arrivare a Xm24 in tempo per la presentazione de “La danza delle mozzarelle” alle 21, con Wolf Bukowski, Wu Ming1 e Abo (OffTopic)

Il nostro AlterExpo continua e la felicità è sovversiva se se magna.

Rete Eat the Rich! – Gastronomia precaria

#SlowFood #FastSgombero
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alcuni articoli di Zic.it sulla giornata
http://www.zic.it/loccupazione-di-eat-the-rich-il-nostro-alterexpo-inizia-qui/

http://www.zic.it/sgomberata-loccupazione-di-eattherich-nuovefotoaudio/

http://www.zic.it/eat-the-rich-il-nostro-alterexpo-continua-video/

http://www.zic.it/occupazione-eat-the-rich-22-denunciati/

I menù di Maledetta – Lenticchie all’arancia!

Per la cena della presentazione della “Nuova Rivista Letteraria”, col numero dedicato al cibo (http://www.zic.it/il-cibo-tanto-per-cambiare-videoaudiofoto/), avevamo a disposizione le arance del progetto S.O.S. Rosarno (http://www.sosrosarno.org/). Così abbiamo cercato un po’ come si potessero usare per cucinare piatti “salati”, e abbiamo trovato una interessante ricetta: Lenticchie all’arancia! Continue reading

Il cibo tanto per cambiare… – Nuova Rivista Letteraria

vol letteraria

interverranno tra gli altri: Silvia Albertazzi, Beppe Ciarallo, Franco Foschi, Milena Magnani, Giovanni Marchetti, Alberto Sebastiani, Sergio Rotino, Paolo Vachino, Massimo Vaggi, Wolf Bukowski, Wu Ming 1 Continue reading