Author Archives: Eat the Rich - rete di cucine, mercati e laboratori di autoproduzione

Storie e pratiche di welfare dal basso contro i grandi eventi nutrienti e i trattati internazionali

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VENERDI’ 1 APRILE @VAG61, via Paolo Fabbri 110

La serata apre l’incontro di tre giorni “Movimenti e welfare. Quali pratiche tra difesa dell’esistente e trasformazione?” che fa parte del ciclo di eventi de IL MOVIMENTO FA BENE, progetto a cura del People’s Health Movement su pratiche dei movimenti sociali e azioni collettive per la salute.
Quali pratiche per la riappropriazione e l’autodeterminazione mentre i processi transnazionali spostano lo spazio decisionale sempre più in alto?
La serata comincerà con un approfondimento sui trattati di libero commercio insieme a Matteo Bortolon, autore del libro “La gabbia dei trattati. Per una riconquista della sovranità democratica”.
A seguire ci sarà spazio per la condivisione delle pratiche che sperimentiamo per l’autodeterminazione, e per la riflessione su come i percorsi di lotta si posizionano in relazione a questi processi.
Per riportate l’attenzione su come il cibo, in quanto luogo di incontro di significati, storie e resistenze possa essere una pratica politica di riappropriazione contro il modello Expo di sfruttamento e speculazione, seguirà la presentazione e il reading musicato di “GENomi antiFUFFA. 5 storie per dubitare dei Grandi Eventi Nutrienti”, frutto di un laboratorio di narrazioni collettive, prodotto da Re:Common e a cura di Wu Ming 2, che ha coinvolto OffTopic, Foglia di Fico, RiMaFlow, Genuino Clandestino, No Canal e Rete Eat The Rich.

SPACCIO POPOLARE AUTOGESTITO

VOLANTINO SPACCIO

Lo spaccio popolare autogestito (Spa) è uno spazio in cui compagne e compagni della Rete Eat the Rich distribuiscono a prezzo di costo (ovvero senza rincaro) prodotti alimentari, per lo più secchi, provenienti da esperienze libertarie di autoproduzione.
Questo esperimento si fonda su due cardini: mantenere i prezzi il più possibile popolari, rispettare e valorizzare sia i lavoratori e le lavoratrici sia l’ambiente.

Lo Spa si pone due fondamentali obiettivi:
-allargare e approfondire le dinamiche autogestite di produzione e consumo fuori da qualsivoglia logica speculativa
-rafforzare i legami e le reti già esistenti tra produzione e consumo in un ottica di mutuo aiuto e di relazioni umani e sociali liberate e in continua liberazione
-supportare e dare visibilità alla rete dei produttori libertari

Al momento si prevede la distribuzione di prodotti provenienti da: cooperativa Iris, Urupia, caffè Malatesta, Vio.Me (saponi), SOS Rosarno, Mondeggi Fattoria senza padroni.

Lo Spa si tiene il lunedì dalle 17:40 alle 19:30 – subito prima della Mensa popolare autogestita – presso il Circolo Anarchico Berneri, piazza di porta s. stefano 1, Bologna

Scarica il pieghevole con le informazioni sui produttori presenti a Spa

PRESIDIO MANGERECCIO RETE EAT THE RICH – Da Calais a Bologna, hurriya!

volantino web

Giovedì 28 gennaio dalle 13.00
Portico dei Servi, angolo via Guerrazzi
PRANZO in SOLIDARIETÀ alle compagne italiane e ai migranti fermat* a Calais dopo la manifestazione del 23 gennaio.
Chi lotta contro le frontiere non si arresta! Libertà di movimento per tutt*

Sabato 23 gennaio la manifestazione di migranti e solidali avvenuta a Calais ha raccolto più di duemila persone, ed è culminata con l’occupazione del porto e della nave Spirit of Britain. Più di 500 persone sono riuscite a entrare nel porto nonostante il dispositivo di sicurezza imponente, e una cinquantina di questi hanno occupato il ponte della nave britannica per diverse ore. Lo sgombero del porto e della nave sono stati seguiti dal fermo di un centinaio di persone, per la maggior parte rilasciate il giorno seguente. Otto persone sono state trattenute e sottoposte a comparizione immediata davanti al tribunale di Boulogne-sur-mer. La prossima udienza è fissata per il 22 febbraio (fino ad allora i sei migranti rimarranno detenuti, mentre per i due francesi c’é stato il rilascio con interdizione da Calais e obbligo di comparizione). Tre compagne italiane, che vivono a Parigi, sono state fermate e portate al CRA (centro di detenzione amministrativa) di Lille in attesa dell’udienza di venerdì 29 gennaio. Sono accusate di danneggiamento e disturbo dell’ordine pubblico e rischiano l’espulsione dalla Francia a causa dello stato d’emergenza vigente.
Da mesi assistiamo alla criminalizzazione di migranti, che con i loro corpi esprimono solo la libertà di fuga dalla miseria e dalla guerra, e dei compagni e compagne solidali che lottano e resistono al fianco dei migranti e delle migranti.

Hurryia! Liber* tutt*!

Rete Eat the Rich – Gastronomia Precaria

qui l’appello di Off Topic http://www.offtopiclab.org/spirit-of-freedom-martina-ornella-valentina-e-i-fermati-a-calais-liber-subito/

 

 

Le ragioni per dire No al TTIP

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Di TTIP se ne sente sempre più parlare. Questo trattato di libero scambio e investimento, fra i tanti settori economici, coinvolgerà anche il settore alimentare e noi abbiamo scelto di fare un incontro per capirne di più e per sostanziare il sospetto verso un trattato che UE e USA stanno negoziando in segreto.
Ne parleremo con chi ne sa più di noi e vorremmo confrontarci con tanti e tante.

Mercoledì 16 dicembre Rete Eat The Rich al Circolo Anarchico Berneri, piazza di Porta Santo Stefano,1

Dalle 19.oo aperitivo con esposizione del fumetto sul Ttip di Graphic News
Alle 2o.3o discussione con Raphael (ATTAC), Giaz e LasVegasBo

Due informazioni utili sul TTIP:

Il Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP, Transatlantic Trade and Investment Partnership) è un trattato di libero scambio e investimento che Unione Europea e Stati Uniti stanno attualmente negoziando in segreto.
L’obiettivo è di superare il più rapidamente possibile la fase delle discussioni senza far trapelare dettagli in pubblico. La Commissione europea tra il 2011 e il 2012 avviò una serie di oltre 100 incontri a porte chiuse con singole compagnie e lobbisti aziendali al fine di migliorare la loro posizione negoziale. Incontri, questi, tenuti segreti finché la Commissione fu costretta a rivelarne l’esistenza sotto la pressione di rivendicazioni per la libertà d’informazione. Mentre i negoziati TTIP sono interamente avvolti nel segreto, la Commissione europea tiene sotto severo controllo i documenti più significativi, e cioè le richieste di deregolamentazione avanzate dai negoziatori statunitensi ai Paesi europei.

Lo scopo primario del TTIP non è di stimolare gli scambi attraverso l’eliminazione delle tariffe tra l’UE e gli USA poiché queste sono già a livelli minimi. Il fine principale è, come essi stessi confermano, l’eliminazione di “barriere” normative che limitano i profitti potenzialmente realizzabili dalle società transnazionali a est e a ovest dell’Atlantico. Queste “barriere” rappresentano le normative ambientali, i diritti dei lavoratori, le norme per la sicurezza alimentare (comprese le restrizioni sugli OGM), i regolamenti sull’uso di sostanze chimiche tossiche, le leggi sulla privacy digitale…

In aggiunta al programma di deregolamentazione, il TTIP mira a creare nuovi mercati con l’apertura dei servizi pubblici e dei contratti per appalti governativi alla concorrenza di imprese transnazionali, minacciando così di provocare un’ulteriore ondata di privatizzazioni in settori chiave come la sanità e l’istruzione. Inoltre attraverso le norme del TTIP gli investitori stranieri avranno il nuovo diritto di citare in giudizio i governi sovrani, portandoli di fronte a tribunali arbitrali creati ad hoc, qualora le loro società subissero una perdita di profitti derivante da decisioni di politica pubblica. Questo meccanismo di “risoluzione delle controversie tra investitori e Stato” innalza di fatto il capitale transnazionale ad uno status equivalente a quello di uno stato nazionale.

 

Pranzo di solidarietà agli arrestati per il 1° Maggio

Il 12 novembre da Milano ad Atene la sveglia è stata quella della rappresaglia dello Stato_alba cupa di perquisizioni e arresti, 4 i compagni italiani arrestati con misura cautelare in carcere e 5 quelli greci per cui è stata richiesta l’estradizione. Il pretesto questa volta è stata la giornata del 1 maggio NO EXPO, quando in una milano blindata la rabbia ha sgualcito il tappeto rosso, steso nei mesi precedenti a suon di sgomberi e operazioni di polizia mirate a metterci sotto “la polvere della metropoli”: le storie, le facce di chi a quel banchetto osceno non era stato invitato. Ma i semi di quella rabbia avevano germogliano così forte da rompere l’asfalto: nei quartieri occupati, nella resistenza agli sgomberi, nella solidarietà quotidiana, si ribadisce ancora una volta che l’invito a stare sotto al tavolo ad aspettare le briciole è rifiutato.
Rifiutato come l’imperativo di stare nell’asfissia quotidiana di una città fatta di check point invisibili, in cui l’esistenza è giustificata sulla base della produttività, della disponibilità ad essere di volta in volta clienti-utenti-sfruttati nei lavori di merda, con i percorsi preimpostati e il fiato sul collo.
Il 12 novembre sono stati emessi mandati di cattura europei per 5 compagni greci: una richiesta di estradizione, solitamente usata per traffici internazionali di esseri umani e droga, che il tribunale greco ha per ora sospeso la richiesta e attribuito loro l’obbligo di firma.
Come Mensa Autogestita Eat the Rich, rispondiamo all’appello di Atene per una giornata di solidarietà internazionale, per stare al fianco di chi ogni giorno conduce la sua guerra contro la rassegnazione. Per questo saremo SABATO 28 a XM dalle 13 alle 15.30 con un pranzo benefit per gli arrestati, per diffondere con il nostro cibo il gusto della rivolta.
EXPO FA SCHIFO!
CONTRO IL REATO DI DEVASTAZIONE E SACCHEGGIO
CONTRO L’ESTRADIZIONE
SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI ARRESTATI
LIBER* TUTT*
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