Eat the Rich è un progetto di mensa popolare autogestita, dietro ogni pranzo c’è un ragionamento preciso e delle scelte che rivendichiamo.
Non viviamo la cucina come uno spazio politicamente neutro e per questo non abbiamo mai voluto separare le riflessioni dalla pratica. Nell’organizzare la nostra cucina rifiutiamo la grande distribuzione organizzata e non acquistiamo quando possibile prodotti nei supermercati. Non rivendichiamo marchi o certificazioni, il nostro è un processo aperto di liberazione. Scegliamo di sostenere le economie solidali di produttori e trasformatori che con noi condividono l’idea di una comunità capace di autodeterminarsi nella scelta, nella produzione, nell’accesso e nella condivisione del cibo.
Proponiamo un prezzo autogestito perchè ognuno possa avere secondo i propri bisogni e dare secondo le proprie possibilità, consapevoli di non volere offerte ma contributi di ogni tipo per la condivisione di un progetto di costruzione di alterità politica e autogestione, che inizia nelle campagne sottratte all’agricoltura intensiva e allo sfruttamento umano ed animale, e prosegue nei momenti di cucina collettiva negli spazi sociali e nei territori di resistenza.
Eat the Rich vive la cucina come un luogo di autogestione e conflitto a partire dalla centralità della condivisione di un pasto genuino e accessibile.
L’invito a tutte e tutti è a partecipare ogni venerdì ai pranzi che si terranno nello spazio pubblico autogestito ed occupato Xm24, nonché al momento di cucina dalle 9.30 di mattina del venerdi e all’assemblea settimanale che si tiene ogni lunedi sera alle 20.30
Eat the rich – gastronomia precaria
la gioia è sovversiva se se magna