Succede che a Bologna durante un fermo di polizia nel cuore della notte, gli agenti trovino in uno zaino, due bombolette, uno scaldacollo e un coltellino da sommelier.
Ma poco importa il contenuto dello zaino, l’interesse delle guardie è tutto per il possessore.
Nel giro di pochi minuti la digos arriva tronfia in questura, il fermo viene prolungato senza motivazioni, viene negata la possibilità di vedere un avvocato.
Parliamo di un membro di un collettivo politico, un militante, e così gli sbirri si tolgono il piacere di rubargli qualche altra ora trattenendolo in una cella. Dopo un po’, quando sembra stia finalmente per avvenire il rilascio, succede qualcosa: improvvisamente i piani cambiano ( arrivano nuovi digossini,) e viene accompagnato a casa per procedere alla perquisizione dell’abitazione, che guarda caso condivide con quattro
compagni.
La via diventa il set di un film poliziesco: tre volanti e una macchina della digos occupano la strada, con un viavai di pantere che proseguirà per tutto il giorno.
Gli uomini si dispongono davanti alla porta, non c’è tempo di aspettare l’avvocato. Nessuno dei servi in divisa vuole perdersi questa occasione.
Fino alle tre del pomeriggio i tutori dell’ordine mettono a soqquadro la casa, alla ricerca di armi, munizioni ed esplosivi.
La loro attenzione si sofferma però anche su fotografie, diari, indumenti; maneggiano incuriositi alcuni libri, frugano tra pacchi di farina macinata a pietra, colori acrilici e pastelli da disegno. Dopo tre ore di meticolosa ricerca, il bottino risulta alquanto deludente: vengono sequestrate una tanica con due dita di benzina, un secchio di detersivo e il rottame di una vecchia sveglia.
C’è tutto il necessario per dichiarare che non solo l’aspirante sommelier, ma anche i coinquilini siano in possesso di “materiale esplodente”.
A quanto pare Macgyver è vivo e lotta insieme a noi!
Non ci interessa affatto soffermarci sul collegamento tra un coltellino da sommelier e la fabbricazione di esplosivo, ci sembra evidente come appartenere a dei gruppi militanti sia ciò che viene messo sotto accusa.
In una vicenda dai contorni incerti e fantasiosi ci pare chiara un’unica cosa: l’intento intimidatorio e pretestuoso che purtroppo sappiamo essere una prassi tutte le volte che si toccano dei nervi scoperti senza i guanti della mediazione col potere, dei quali i compagni perquisiti erano evidentemente sprovvisti.
Tremanti e intimorite vi invitiamo ad un pranzo esplosivo con un menù che questa volta sarà davvero infiammabile!
Giovedì 20 aprile nella pericolosissima via Balugani (quartiere Cirenaica) alle 13.00
Il ricavato servirà a coprire le spese legali dei/lle nostr* compagn* “bombers”
NO GUARDIE NO FASCI,
SI SVEGLIE ROTTE, SI DETERSIVO, SI BENZINA
MACGYVER MANGIA GRATIS